Torello tra le Top 500 Campania di PwC in collaborazione con il Mattino

11 Mar, 2021

Le 500 migliori aziende campane reclamano a gran voce la loro essenzialità nell’economia italiana. Una di queste voci parla di trasporti e logistica e ci colloca direttamente al 36° posto del ranking. PwC, in collaborazione con Il Mattino, fotografa il tessuto imprenditoriale italiano, territorio per territorio, facendone emergere le dinamiche economiche e sociali.

La classifica, che premia le aziende che ancor prima dello scenario imposto dalla pandemia hanno intuito i driver della crescita, ci restituisce la certezza di procedere nella direzione giusta. Se si guarda infatti la lista delle prime 500 aziende, la formula per la crescita è presto detta: investimenti in digitalizzazione – un fenomeno che la pandemia ha contribuito ad accelerare – innovazione di processo, formazione e capitale umano poiché le competenze sono da sempre il valore aggiunto di ogni realtà.

I bilanci delle Top 500 di PwC parlano chiaro: il sistema imprenditoriale campano è sano e ha un potenziale solido. Un brand forte e attrattivo sui mercati internazionali e un commercio all’ingrosso e al dettaglio florido con oltre 13 miliardi di euro di fatturato (+7,7% rispetto al 2018 e in crescita anche nel 2020). Il valore della produzione delle principali 500 aziende che operano in Campania raggiunge i 50 miliardi di fatturato aggregato nel 2019, in crescita del 6% rispetto all’omogeneo dato aggregato del 2018. La crescita è diffusa e coinvolge il 69% delle aziende esaminate. Il 70% delle aziende sono in crescita rispetto al 2018.

Sono stati questi alcuni dei risultati presentati nell’evento “Top 500 Campania | Next Generation Sud” organizzato da PwC con Il Mattino. Un live streaming sulla piattaforma privata pwc meet tv in cui si è discusso dei principali numeri legati al comparto produttivo campano. A ciò, se si aggiunge disponibilità dei fondi del Next Generation Eu assegnati all’Italia e, in particolare alle aziende del Mezzogiorno per ridurre lo storico divario tra Nord e Sud, dà un forte segnale per il post-pandemia. Un futuro in cui la logistica interessata a sviluppare prodotti e servizi innovativi – nell’ambito dei programmi su blockchain, IoT (Internet of things) e intelligenza artificiale – avrà un ruolo chiave nella costruzione delle smart cities del futuro. Bisogna partire proprio da qua.
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