L’Inchiesta 2022 di Logistica Management. Risponde Daniel Grimaldi

23 Mar, 2022

Un patrimonio di progetti e di opinioni che le aziende hanno voluto condividere con noi. 
Così Logistica Management presenta la tradizionale Inchiesta di inizio anno che prova a contestualizzare il sistema logistico e dei trasporti grazie al contributo di differenti voci. 
Abbiamo affidato la nostra a Daniel Grimaldi – Coordinatore Marketing & Comunicazione. Ne ha tirato fuori un quadro – che gli anglosassoni definirebbero un “happy problem”: la crescita. 

 

Le domande, uguali per tutti gli operatori logistici, mettono a punto gli aspetti critici che affliggono da anni il settore e che la pandemia ha contribuito ad acuire: l’aumento dei costi dell’energia, la carenza degli autisti e più in generale di personale qualificato, le difficoltà di fornitura di materie prime e componenti che si riflettono sui tempi di consegna e sui costi da esporre al cliente finale. 

 
Se si osservano le risposte, gli approcci sono tutti differenti. Diciamo che le risposte caratterizzano proprio le singole aziende e la loro storia. La nostra è sintetizzata nella parole di Grimaldi: “Un approccio relazionale al business ci ha consentito di navigare anche in acque tempestose”

 

Emergono comunque questioni comuni che richiedono un “fare sistema” compito non solo degli imprenditori ma dell’operatore pubblico. Intervento che potrebbe rivelarsi tanto più necessario nei prossimi anni. 

 

Sulla carenza…
Problemi urgenti che affliggono tutte le realtà del settore. Ciascuna azienda mette in campo le proprie “abilità” per trovare una soluzione, ma i governi hanno la possibilità di affiancare le realtà imprenditoriali, farsi carico di una parte dei loro problemi e di quelle dotazioni infrastrutturali che determinano ricadute importanti a livello macro. Si pensi agli autisti. Daniel Grimaldi pone la questione come viatico per affrontare le sfide del futuro. L’ingresso in IRU (International Road Transport Union) insieme ad enti ed aziende europee ci permette di poter agire su un territorio comune.

 

Sulle infrastrutture 
Un punto dolente per l’Italia, con forti differenze tra sud, centro e nord. Un gap intollerabile.
Il PNRR stanzia una quota importante dei fondi per lo sviluppo dell’alta capacità Napoli-Bari, promettendo lo sviluppo dell’economia e delle infrastrutture e strutture logistiche lungo il suo percorso. Eppure ad oggi non è stato organizzato un tavolo strutturato con le realtà del Sud Italia (e non solo) che operano nella logistica. Si tratta di una possibilità di rilancio per il Mezzogiorno da non mancare e Torello vuole rispondere “presente”.

 

Sulla sostenibilità 
Possiamo dirci quello che vogliamo, ma quanto lo Stato incide nelle proposte a sostegno di dotazioni green? È giusto demonizzare in toto l’uso del Diesel? L’Europa ha dato delle deadline chiare, ma in che modo poter accelerare sull’adozione pratica delle rinnovabili? Noi stiamo provvedendo autonomamente.

Alcune domande sono scomode ma le domande sono giuste da fare per risolvere i problemi. 
E ci sono buone ragioni per spiegarlo.
Qui l’approfondimento all’Inchiesta.[:]