(Italiano) Torello tra le Top 500 Campania di PwC in collaborazione con il Mattino

Torello tra le Top 500 Campania di PwC in collaborazione con il Mattino

Le 500 migliori aziende campane reclamano a gran voce la loro essenzialità nell’economia italiana. Una di queste voci parla di trasporti e logistica e ci colloca direttamente al 36° posto del ranking. PwC, in collaborazione con Il Mattino, fotografa il tessuto imprenditoriale italiano, territorio per territorio, facendone emergere le dinamiche economiche e sociali.

La classifica, che premia le aziende che ancor prima dello scenario imposto dalla pandemia hanno intuito i driver della crescita, ci restituisce la certezza di procedere nella direzione giusta. Se si guarda infatti la lista delle prime 500 aziende, la formula per la crescita è presto detta: investimenti in digitalizzazione – un fenomeno che la pandemia ha contribuito ad accelerare – innovazione di processo, formazione e capitale umano poiché le competenze sono da sempre il valore aggiunto di ogni realtà.

I bilanci delle Top 500 di PwC parlano chiaro: il sistema imprenditoriale campano è sano e ha un potenziale solido. Un brand forte e attrattivo sui mercati internazionali e un commercio all’ingrosso e al dettaglio florido con oltre 13 miliardi di euro di fatturato (+7,7% rispetto al 2018 e in crescita anche nel 2020). Il valore della produzione delle principali 500 aziende che operano in Campania raggiunge i 50 miliardi di fatturato aggregato nel 2019, in crescita del 6% rispetto all’omogeneo dato aggregato del 2018. La crescita è diffusa e coinvolge il 69% delle aziende esaminate. Il 70% delle aziende sono in crescita rispetto al 2018.

Sono stati questi alcuni dei risultati presentati nell’evento “Top 500 Campania | Next Generation Sud” organizzato da PwC con Il Mattino. Un live streaming sulla piattaforma privata pwc meet tv in cui si è discusso dei principali numeri legati al comparto produttivo campano. A ciò, se si aggiunge disponibilità dei fondi del Next Generation Eu assegnati all’Italia e, in particolare alle aziende del Mezzogiorno per ridurre lo storico divario tra Nord e Sud, dà un forte segnale per il post-pandemia. Un futuro in cui la logistica interessata a sviluppare prodotti e servizi innovativi – nell’ambito dei programmi su blockchain, IoT (Internet of things) e intelligenza artificiale – avrà un ruolo chiave nella costruzione delle smart cities del futuro. Bisogna partire proprio da qua.

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