Aree di sosta sicure: la visione Torello presentata all’IRU Manifesto Event

Torello all'IRU Manifesto Event di Brusselles 2024
24 Ott, 2024

Il 15 ottobre 2024, abbiamo partecipato all’IRU Manifesto Event a Brussels; questo evento di punta ha riunito 250 leader del settore e membri del Parlamento europeo per discutere e definire le priorità future del trasporto commerciale su strada nell’UE.  

Rappresentati da Vincenzo Loria, abbiamo avuto la possibilità di condividere la nostra visione su alcuni dei temi più urgenti del settore: la necessità di aree di sosta sicure e la mancanza di autisti. Durante il suo intervento, Vincenzo ha messo in luce le criticità attuali e ha presentato le nostre proposte per migliorare le condizioni di lavoro degli autisti, puntando a rendere più sicuro e allettante questo lavoro fondamentale per l’intera filiera logistica. 

La carenza di aree di sosta sicure: uno scenario preoccupante 

La situazione delle aree di sosta sicure in Europa rappresenta una sfida importante. Ogni giorno, migliaia di autisti si trovano a dover cercare un luogo sicuro dove fermarsi e riposare dopo ore di viaggio, spesso senza avere accesso ad aree adeguatamente organizzate. Questo porta molti di loro a parcheggiare in spazi improvvisati e non sorvegliati, aumentando i rischi per il loro benessere e la sicurezza propria e della merce trasportata. 

Uno studio IRU del 2019 denunciava una carenza di 100.000 posti parcheggio, ma questo non è un mero problema quantitativo: garantire spazi sicuri e protetti significa offrire ambienti dignitosi a chi trascorre giorni (a volte settimane) su strada. Troppo spesso lungo le direttrici europee assistiamo a mezzi pesanti parcheggiati in zone industriali abbandonate o addirittura lungo le autostrade, senza sorveglianza e servizi adeguati. Una realtà che non si può più ignorare. 

Questo contesto ha conseguenze tangibili sul nostro settore, come evidenziato da Vincenzo Loria: “La mancanza di aree di sosta sicure ha un impatto diretto sulla carenza di conducenti che affligge il nostro settore. Quanto attraente può apparire questo lavoro, già di per sé impegnativo, se non riusciamo a garantire le condizioni minime di sicurezza e comfort per chi lo svolge?”.  

Non è possibile sperare di attrarre nuove generazioni di autisti senza migliorare concretamente la qualità della vita su strada: secondo il Global Truck Driver Shortage Report 2023, la carenza di autisti in Europa è pari a 233.000 unità, il 7% del fabbisogno mondiale. In Italia, la situazione è relativamente migliore con una carenza di circa 40.000 autisti, ma la rigidità del ricambio generazionale potrebbe incidere significativamente sui dati in un breve periodo di tempo. 

È necessario guardare avanti, verso soluzioni innovative, come sistemi di gestione intelligente dei parcheggi, che permettano agli autisti di conoscere in tempo reale la disponibilità degli spazi, senza dimenticare l’aspetto della sostenibilità: le nuove aree di sosta devono essere attrezzate per accogliere veicoli moderni, con punti di ricarica per mezzi elettrici e stazioni di rifornimento per i carburanti alternativi. 

Una questione europea: la necessità di uno sforzo congiunto 

Migliorare la situazione delle aree di sosta non è qualcosa che possiamo fare da soli. Come ha ribadito Vincenzo, è fondamentale una stretta collaborazione tra settore privato, governi nazionali e istituzioni europee. L’Unione Europea ha già fatto alcuni passi avanti con iniziative come il Fondo per l’interconnessione europea, ma il percorso è ancora lungo.  

Fondamentale è anche garantire una coerenza maggiore tra i Paesi dell’UE: gli autisti non dovrebbero affrontare incertezze o preoccupazioni riguardo alle aree di sosta solo perché hanno attraversato un confine. Serve maggiore impegno nel lavorare per garantire standard comuni in tutti gli Stati membri, standard che assicurino qualità e sicurezza ovunque, senza eccezioni. 

La nostra visione: una vita su strada più umana 

Come Torello, abbiamo sempre creduto che il benessere degli autisti debba essere una priorità. Sappiamo quanto sia duro questo lavoro, ma sappiamo anche quanto possa essere gratificante quando le condizioni sono quelle giuste. Per questo ci impegniamo a collaborare con istituzioni e partner del settore per promuovere soluzioni concrete che migliorino la qualità e la reputazione di questo settore e dei mestieri ad esso connessi.

Immaginiamo una vita su strada che sia più umana e dignitosa, dove gli autisti possano fermarsi in aree di sosta ben attrezzate, riposare in sicurezza, avere accesso a servizi confortevoli e sentirsi parte di una rete che valorizza il loro ruolo cruciale. 

Conclusioni: un appello all’azione 

L’intervento di Vincenzo Loria ha lanciato un messaggio chiaro e diretto a tutti gli attori del settore: investire in aree di sosta sicure è una questione di responsabilità verso le persone che ogni giorno garantiscono il funzionamento della filiera logistica. Ma per realizzare questo cambiamento non basta concentrarsi solo sugli aspetti materiali: è necessario un vero e proprio cambio di prospettiva, che metta al centro il benessere di chi passa gran parte della sua vita su strada. 
 
Solo attraverso un impegno collettivo possiamo attrarre nuove generazioni di autisti, restituendo valore a questa professione essenziale e costruendo un futuro in cui gli stessi possano sentirsi parte di una comunità che ne riconosce l’importanza.