“I Primi 1.000! Sembra davvero un numero enorme ma se pensate che in Italia a fine 2021 sono state rilevate quasi 100mila aziende – precisamente 99.465 sui dati tratti dall’Albo Nazionale degli Autotrasportatori 2021 ed elaborati dal Mims – entrare e permanere nella classifica è indice di grande affidabilità”. Così Concetta Torello accoglie la nuova lista dei Primi 1.000 edita da Il Giornale della Logistica sul n.6 luglio/agosto 22.
Giunta alla XXII edizione, la classifica prende in esame il panorama dei fornitori di servizi logistici, con nuove aziende che emergono e altre che perdono terreno su un orizzonte temporale più ampio. “Noi, al nono anno consecutivo di permanenza ci dichiariamo davvero soddisfatti poiché partiamo da un concetto molto semplice, ovvero che la logistica è uguale a crescita. Ma la semplicità è la cosa più difficile da realizzare. Ci vuole tempo, ci vogliono mezzi, ingenti risorse e grandi persone”.
Ebbene, ad una lettura più approfondita, il mercato si caratterizza per un’elevata frammentazione che delinea un ristretto numero di realtà industriali di maggiori dimensioni, appartenenti a grandi gruppi nazionali ed esteri, ed una netta prevalenza di piccole e micro imprese.
Una panoramica meramente contabile, tiene a precisare Il Giornale della Logistica. Certo, l’affidabilità di un’azienda dipende da una combinazione di fattori operativi, tecnologici, di servizio clienti e di conformità, ma è presente uno zoccolo duro di imprese con solidi fondamentali che dimostra ampia capacità di far fronte ai propri impegni finanziari.
Logistica = Crescita
Le varie classifiche delle aziende possono variare a seconda delle metriche considerate, come il fatturato, la copertura geografica o la gamma di servizi offerti. Nei Primi 1.000 prendendo in esame il fatturato della logistica scopriamo che in 10 anni è più che raddoppiato passando da 25,6 nel 2011 a 52,6 miliardi di euro nel 2021.
Cosa ci dicono queste cifre?
Una volta messo in chiaro che la logistica italiana è fatta da tante medie e piccole aziende che ne costituiscono l’ossatura, bisogna tutelarle poiché se ci mettiamo in prospettiva, nel caso particolare della logistica e del trasporto, la crescita dimensionale delle aziende può consolidare un settore strategico per lo sviluppo della nostra economia.