Non è facile restare sulla cresta dell’onda con performance di un certo livello, soprattutto nel settore della logistica che cambia al ritmo delle abitudini di consumo. Far bene in diverse occasioni può essere un colpo di fortuna ma fare bene qualcosa da quasi cinquant’anni non capita a chi resta fermo nella proposta originaria. Abbiamo avuto l’opportunità di parlarne nell’Annuario 2023/24, presente sul numero speciale di luglio/agosto di Logistica Management, dove raccontiamo come in tutti questi anni abbiamo indossato i panni delle aziende che si domandano “a chi affido la logistica?”, “con quali vantaggi?” cercando di offrire sempre le migliori soluzioni possibili.
Se da un lato il consumatore desidera che la merce sia sempre disponibile, dall’altro la logistica per tenere il passo deve organizzare un ampliamento del proprio raggio di vendita e di distribuzione. E con l’e-commerce la pressione del consumatore è aumentata ancora di più. Pressione che viene scaricata in particolare sulle zone urbane.
Dunque: disponibilità immediata, consegne puntuali, necessità di spazi. Nuove politiche di governo, nuovi trend. Il passaggio della logistica da ruolo di supporto a protagonista indiscussa nella crescita del Paese ci coinvolge in un processo di sviluppo responsabile.
In tre capisaldi raccontiamo come affrontiamo le sfide che ci trovano pronti: considerare sempre la logistica interprete dei cambiamenti, dare spazio alla logistica, in tutti i sensi, perché la logistica integrata ha bisogno di spazio. Utilizzare quegli spazi come preziosi fornitori di dati perché la logistica integrata si fa con i dati.
La formula sembra funzionare: più un’azienda investe su una logistica di qualità, più otterrà benefici e meno costi sociali e ambientali. Ovviamente l’orizzonte da considerare è il lungo periodo. Non accettiamo di partire da un un punto di vista che non prenda in considerazione il lungo termine.
Questo è il nostro profilo e ne siamo orgogliosi.