Un’assunzione di responsabilità sociale d’impresa. Quanto si è fatto con la firma di martedì 30 maggio presso la Sala Rossa del Palazzo Malvezzi di Bologna rappresenta un punto di partenza dalle ambizioni importanti. Abbiamo sottoscritto la Carta Metropolitana per la Logistica Etica in occasione di un evento che ha coinvolto le aziende di Interporto Bologna alla presenza del Sindaco Matteo Lepore, Sergio Lo Giudice – capo di gabinetto della Città Metropolitana, Marco Spinedi – Presidente di Interporto Bologna SpA, Alessandro Alberani – Direttore del progetto Logistica Etica. A porre la firma di impegno per Torello Elena Amadesi, bolognese doc e Customer Service Coordinator della filiale di Bologna.
Facciamo un passo importante e lo facciamo insieme a OneExpress Italia Spa, Fercam Spa, Alisped Logistics, SUSA Spa, Schenker Italiana Spa, Due Torri Spa e GranTerre Spa, Ecornaturasì Spa Società Benefit, Camst Soc. Coop. A.r.l. due aziende che non operano in modo diretto nel settore della logistica ma si servono in modo consistente di servizi di logistica.
Cosa definisce la logistica “etica”? Produttività, efficienza e valori dell’uomo
Interporto Bologna dà lavoro ad un indotto di 6mila persone in 130 aziende, vede il passaggio di 980mila camion e 5mila treni rappresentando una grande fonte di produttività per la città. Ma la Carta Metropolitana per la Logistica Etica fa di più: va al di là della produttività ricavandone un modello di sviluppo sano che tende al benessere della collettività, allo sviluppo sostenibile di territorio e ambiente perché basata su principi e valori a cui le aziende della logistica hanno deciso di attenersi.
Gli impegni della Carta riguardano i temi della sicurezza sul lavoro, formazione preventiva e continua, coesione sociale e integrazione territoriale, innovazione, digitalizzazione, sostenibilità ambientale. Perché lo sappiamo tutti quanto la logistica “costi” in termini di sostenibilità, quanto sforzi richieda a cittadini e territorio.
Sforzi che saranno ripagati. Ci è stato chiesto di compilare una check-list e indicare gli aspetti da migliorare entro un anno. Faremo il possibile per dare impulso e attuare i contenuti della Carta e trovarci così preparati al monitoraggio.