Nella settimana in cui cade la Giornata Internazionale della Famiglia, Concetta Torello generalmente molto restia a raccontarsi, fa un’eccezione per uno degli argomenti che le sta più a cuore: la Famiglia.
È più un dialogo personale, se non fosse che di personale nell’azienda ci ha messo praticamente tutto. Lei è la nostra Chief Financial Officer, di carattere e ambizioni serene Concetta non nasconde l’amore per la propria terra, la propria azienda, la propria famiglia.
Se non sono da intendere ricchezze queste, quali lo sono? È lei stessa a specificarlo: “la vera ricchezza è essere umani con gli esseri umani” e Concetta si fa carico di tanta dell’umanità che traspare da questa azienda.
Leggere per credere.
Il rapporto con Torello. Quando è nato e come si è evoluto.
È chiaramente nato in famiglia. Faccio questo lavoro che si è rivelato essere interpretazione delle inclinazioni personali di noi figli da sempre. Umberto, anima commerciale e organizzativa. Antonio, uomo di relazioni con una praticità che lo contraddistingue da sempre, si è fatto strada più verso i motori e io, più riservata, trovo nel mio ruolo ciò che più mi rappresenta ovvero precisione, programmazione, ordine. Insomma mi piace fare un po’ da regista, ma la vera anima di questa azienda è nostro padre che continua ogni giorno, con i suoi gesti e con le sue parole, a trasmetterci insegnamenti importanti, uno su tutti essere uniti a livello familiare e professionale, curarsi di tutti gli appartenenti alla nostra “Great Family” (come amiamo chiamarla noi).
Non lo nascondo sono troppo innamorata della mia famiglia e penso che le family company siano un gioiello per qualsiasi economia e andrebbero sostenute in tutti i modi possibili, non solo in Italia (storicamente composta da imprese familiari, spina dorsale dello sviluppo economico nazionale), ma anche negli altri Paesi.
La nostra è un’azienda familiare nata “dalla terra”, con la passione per i motori.
Di questo lavoro amo tutto, sono praticamente nata in mezzo ai motori, partendo dai trattori agricoli per arrivare ai camion super tecnologici che si vedono oggi percorrere le strade di tutta Europa.
Tre aggettivi per Torello
Orgogliosa. In quest’aggettivo c’è tanto di me, dei miei fratelli, di mio padre. Partire da noi stessi, avercela fatta con le nostre forze, metro per metro, chilometro per chilometro, è la perfetta metafora di un percorso sano. Nessuno ci ha mai regalato niente. E non lo dico con rabbia o delusione, io lo dico con fierezza!
Umana. Ho letto alcune delle interviste, mi piace che tutti percepiscano di avere la possibilità di portare una visione propria qui. Significa che si sentono parte di questa grande famiglia, che siamo riusciti a far capire che, come in un nucleo familiare, ognuno esprime la propria visione, personale e professionale, attraverso la lente della sua sensibilità.
Laboriosa. Pensare che questa azienda nasce sul campo, propriamente dalla terra e dalla passione per i motori, mi ha insegnato che sporcarsi le mani in prima persona ti restituisce il senso della fatica, del guadagnarsi stima e rispetto unicamente per mezzo del lavoro.
Il ruolo ricoperto. Responsabilità e visione personale.
Sono la Chief Financial Officer del Gruppo con una insostituibile squadra al mio fianco.
Seguo la regia dei fatti con il marketing e poi mi occupo soprattutto di numeri, ma non sono chiusa nella stanza dei bottoni a far quadrare i conti. Per me “contano” gli esseri umani, io penso che quando nelle aziende le persone che vi lavorano sono guidate da imprenditori che ci mettono sia la testa che il cuore il risultato è davvero differente e soprattutto lo si percepisce anche dall’esterno, lo percepiscono bene i nostri committenti/partner con i quali condividiamo lavoro e valori.
Valorizzare le persone, creare ambienti collaborativi dove noi tutti (inclusi noi titolari) siamo al servizio dell’azienda e dare il buon esempio, essere il faro per tutti, è una delle semplici regole che mettiamo in campo ogni giorno.
Torello ha tante quote rosa. La tua figura ha un ruolo decisivo in tal senso?
Le donne nel mondo dei trasporti. Non esistono professioni prettamente maschili e professioni tipicamente femminili, è vero invece che nel mondo del trasporto la percentuale è ancora molto bassa soprattutto quella a livello dirigenziale. Insomma, vi è uno spreco di talenti! Fortunatamente il mondo Torello viaggia fuori da questi schemi, le quote rosa da noi sono ben rappresentate. Riteniamo che l’ambiente misto con la parità di genere aiuti sia le relazioni interne che quelle esterne all’azienda stessa.
Questa settimana si celebra l’International Day of Families. Una ricorrenza che calza a pennello…
Non vogliamo indagare sul concetto di famiglia che ognuno di noi ha. Il solo tipo di famiglia che intendiamo è quella dove c’è amore. Amore sottende le basi per costruire sempre qualcosa di buono. Se poni alla base dell’azienda gli stessi valori che applichi nella tua famiglia, che è il luogo sociale che accoglie e raccoglie quanto di più caro abbiamo, sarà naturale risultare cari a colleghi, a titolari. A tutti.
Noi vogliamo che in Torello le persone credano fermamente che il lavoro sia un modo per esprimere i loro valori attraverso l’azienda. Un vecchio proverbio recita: “cattiva famiglia, cattivi affari”. Bene, noi quotidianamente lavoriamo per essere una buona famiglia…
Dalla tua esperienza, come vedi il futuro dei trasporti?
Sempre più centrale, imprescindibile. E adesso è sotto gli occhi di tutti, ma occorre dare dignità a questo lavoro. Dignità è stata la parola chiave del discorso di Mattarella alla Camera in occasione della sua rielezione a Presidente della Repubblica. Ebbene bisognerebbe proprio dare/ridare dignità al ruolo dell’autotrasportatore poiché senza diventerà sempre più difficile trovare una soluzione alla mancanza di autisti ma, soprattutto, alla ritrosia di tanti ad entrare a far parte di questo mondo.
Sarebbe necessario che tutti noi capissimo il vero valore di questo mestiere. Se entrando in un negozio troviamo quel prodotto su quello scaffale, esso almeno in parte, se non totalmente, ha viaggiato su un mezzo.
La facilità con cui usiamo acquistare tramite gli shop on-line (resa ancora più frequente a causa della pandemia) è tutta gestita dalla logistica efficiente fatta di capannoni, mezzi e uomini.
Sceglieresti ancora questo lavoro?
Ci siamo scelti, me lo sono ritrovato praticamente in casa! Certo, come in tutti i lavori, ci sono delle cose che mi piacciono un po’ meno ma, essendoci divisi i compiti in famiglia, io faccio prevalentemente tutto quello che mi piace. Con orecchio teso a tutte le novità che si affacciano in azienda.