Fare l’autista, una scommessa. Fare l’autista con Torello? Una scelta. Leonardo D’errico si racconta

10 Gen, 2020

Autista storico, attaccamento alla famiglia, all’azienda. C’è una parte di Torello che va in giro per l’Europa ed è rappresentata da uomini coraggiosi a cui non spaventa affrontare la strada e le responsabilità che ne derivano. Leonardo D’errico interpreta in modo impeccabile il suo ruolo di “ambassador” di Torello. A lui abbiamo affidato uno dei New Actros arrivati ad arricchire il parco veicoli.

Come ti chiami?
Leonardo D’errico.

Di dove sei?
Salerno.

Da quanto tempo lavori per il Gruppo Torello?
18 anni.

Quanti km credi di aver percorso in questo tempo?
Non ho mai portato un conto preciso, più di 2 milioni e 9 sicuramente.

Quando e come è nata la tua passione per questo lavoro?
Ah, per me è stata una scommessa. Nessuno in famiglia aveva fatto questo lavoro, solo mio zio era stato autista di camion per circa 10 anni. È stata una scommessa nata con mio cognato che iniziò a lavorare per un’azienda di Nocera (SA), questo mi avvicinò al mondo dei trasporti: iniziai a mettere in moto il camion, a spostarlo… e ad appassionarmi. Tornato dal servizio militare si riaccese la fiamma e mi fiondai di nuovo su questa passione ed e da lì che tutto è iniziato. Una scommessa che, ormai posso dirlo, ho vinto nel tempo.

Il posto più bello che hai visitato durante un viaggio?
A me piace molto la natura, quindi dovendo scegliere un posto dico Francia, ricordo dei paesaggi spettacolari, in particolare vicino Arras.

E il posto più lontano?
Dublino ed Helsinki sicuramente.

Ascolti musica durante i tuoi viaggi?
Dance e house, tutta la musica anni ‘90, la musica che mi dà la carica durante il viaggio…

Durante i tuoi viaggi ci sono regioni o zone che ami particolarmente, magari per la cucina?
Non ho dei posti preferiti, ma provenendo da una famiglia di cuochi mi piace molto cucinare.
Quando sono in Inghilterra non riesco a rinunciare alla classica English Breakfast, in Francia invece trovo irresistibile la Côte à l’os…
Ho assaggiato varie cucine, e tra i vari piatti prediligo molto il pesce: penso, personalmente, che il pesce azzurro sia meglio dei mari del nord, forse, sì, è meno gustoso, ma fa più bene, è più sano del pesce che troviamo in Europa.

Hai già guidato il nuovo Actros? Che ne pensi?
Non è il primo Mercedes, è sicuramente un prodotto dalla tecnologia avanzata. Ho vissuto il cambiamento della tecnologia applicata ai veicoli: io sono un po’ tradizionalista. Preferivo la frizione, il cambio manuale… certo la tecnologia è, d’altro canto, una bella comodità cosa che ci aiuta soprattutto a livello di comfort.
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