Nel Paese del Sol Levante è inevitabile lasciarsi contagiare da una cultura che, per tecnologia, progresso e velocità ha tanto da insegnare; soprattutto in termini etici.
Con il consueto viaggio studio annuale – 06/14 aprile 2019 – l’Associazione ANITA coinvolge le aziende associate in progetti collegati al trasporto e all’effettivo utilizzo dei servizi di trasporto e logistica apportando, proprio attraverso il coinvolgimento degli Associati, un contributo alle loro esperienze personali e professionali.
Come in un diario di bordo, la visita tecnica in Giappone ha fatto tappa nelle più esemplari realtà del settore: dalla Nippon Express – tra le più grandi aziende di logistica e trasporto del Giappone – all’Unione Cooperativa Giapponese – che svolge in maniera peculiare la propria attività di logistica: ha dato modo di osservare l’organizzazione dei propri magazzini e come sviluppa la logistica urbana – al terminal della Japan Freight Railway Company – la più importante società ferroviaria giapponese – ai magazzini automatizzati del canale distributivo di alimentari più grande del paese: Mitsubishi Shokuhin, passando dalla visita al Japan Institute of Logistics Systems – Istituto di Ricerca su Logistica e Sviluppo – al Motomachi Distribution Center – centro di distribuzione urbana.
Un’ultima tappa importante è stata allo stabilimento Toyota per osservare da vicino il processo produttivo di un’azienda che, più di altre, ha dato un notevole contributo allo sviluppo della logistica, così come la conosciamo oggi.
In ogni luogo e in ogni circostanza c’è da apprendere qualcosa dall’efficiente settore della logistica giapponese che, aiutata anche dalla morfologia del territorio, rende possibile sostenere un’ottima velocità, per cui la spedizione in giornata è quasi la prassi.
Le varie realtà guardate da vicino e la visita alle città di Tokyo, Kyoto e Nara hanno offerto nuovi spunti ed idee ad Antonio e Umberto Torello in un viaggio che orienta tra progetti in corso e quelli ancora da sviluppare.[:]
