La prima azienda logistica italiana ad entrare nell’associazione internazionale del trasporto su strada è una notizia che ci mette insieme a istituzioni, enti, organismi che tutelano gli interessi delle imprese del settore trasporti nella sua globalità. IRU – fondata nel 1948 – promuove la crescita economica, la prosperità e la sicurezza attraverso la mobilità sostenibile di persone e merci in più di 100 paesi al mondo. Globali sono infatti i temi a cui si dedica.
L’adesione a IRU – International Road Transport Union – ci ha messo di fronte al primo impegno già martedì 7 settembre 2021 nel webinar “The integration of migrants as professional drivers”. Antonio Torello – Chief Technical Officer – e Giuseppe D’Arienzo – Driver Supervisor – dopo aver ricevuto il benvenuto ufficiale hanno analizzato il problema da più punti, in cima ai quali c’è l’annosa carenza di autisti.
In Europa, un report di Transport Intelligence, parla di 400.000 risorse mancanti. Bisogna poi aggiungere la lentezza della burocrazia, il necessario ricambio generazionale, la mancanza di giovani leve che pone a sua volta il tema della formazione. Tutti aspetti che necessitano di risorse finanziarie che ricadono, inevitabilmente, a carico delle imprese.
Ringraziamo IRU per aver organizzato un confronto di così alto livello alla presenza di alcuni dei membri e figure chiave del Parlamento europeo, della Commissione europea, degli Stati membri dell’UE e dell’industria del trasporto su strada e speriamo di poter agire su un problema di tale rilevanza nel più breve tempo possibile con il sostegno degli stessi.
Tutti insieme possiamo sensibilizzare sull’importanza di un tema che può rivelarsi una possibilità da cogliere subito anche per il suo contributo fattivo a livello sociale.
Muoviamoci nei tempi.