Gestione autisti. Come si affrontano i picchi stagionali? Risponde Antonio Torello

28 Giu, 2022

Più volumi movimentati, più autisti. Questo periodo dell’anno mette a dura prova gli operatori del trasporto, in particolar modo a temperatura controllata, un mercato reso vivace da una domanda che si muove con picchi importanti durante la stagione estiva.

Consigliere Generale Anita al secondo mandato in corso, grande appassionato e profondo conoscitore dei motori da sempre vicinissimo agli autisti, Antonio Torello con un’innata abilità di relazione cura i rapporti con gli stakeholder. Il mondo dei motori e tutto ciò che gira intorno ad esso lo entusiasma così tanto che ne intuisce gli sviluppi prima ancora che si verifichino…

Il lavoro di un anno si fa sentire, se quest’anno poi coincide con un’emergenza bellica internazionale e l’aumento generale dei costi, la problematica della disponibilità autisti diventa ulteriormente seria.

Non è difficile capire come la situazione abbia messo le aziende come la nostra di fronte a importanti questioni: gli autisti preparati e responsabili scarseggiano, i costi dei fattori di produzione aumentano e la cosa ricade anche sui prezzi finali dei prodotti. Lo dice il mercato che detta le sue regole.

Non è facile trovare la risorsa giusta.

Stiamo parlando di un professionista che rappresenta l’azienda e la sua competitività.
Pur essendo un lavoro che presenta una componente legata alla stagionalità – il trasporto segue un picco che coincide con l’inizio della stagione estiva e si normalizza verso settembre/ottobre – i nostri non sono affatto lavoratori stagionali. 

In questo tipo di segmento il committente seleziona in base alla qualità e qualità significa operare nel rispetto delle regole. Bisogna trovare chi apprezza la puntualità del servizio, la capacità di identificare una soluzione ad ogni problematica logistica e di organizzare i carichi nel migliore modo possibile.

È un’attività logistica che richiede particolari attenzioni che vanno integrate e supportate con tanti fattori. Non possiamo permetterci di perdere autisti a cui abbiamo dedicato energie e risorse e, il fatto stesso di non assumere stagionali, costituisce già una motivazione importante; per loro perché riusciamo a tenere con noi gli autisti esperti e per noi che riusciamo ad attrarre nuove, valide, risorse. Come si affronta? Con la formazione.

La formazione dell’autista ha un iter preciso. 

L’impegno a formare autisti esperti mette in campo una serie di attività caratterizzate da una fase teorica e una fase pratica. 
Prima di assegnare il complesso veicolare sottoponiamo l’autista ad una serie di test e  procedure di sicurezza che riguardano anzitutto l’autista stesso, il veicolo e la merce trasportata. Abbiamo bisogno di capire se conosce la metodologia di pagamento dei varchi (card dedicate al pedaggio), se sa usare la nostra App per la gestione degli incarichi di trasporto (che permette all’autista di comunicare a costo zero con il suo operatore logistico), la corretta compilazione dei documenti di viaggio e delle pedane, le procedure da rispettare all’interno dei piazzali, il controllo complessivo del veicolo (lavaggio, carburante…), le norme igienico-sanitarie e di sicurezza. La parte teorica costituisce la base di partenza per la fase pratica. È fondamentale, trattandosi anche di trasporto delicato come quello a temperatura controllata, saper padroneggiare una serie di strumenti e controllare eventuali alert alle variazioni di temperatura. 

Abbiamo messo a disposizione dei tutorial, in cartaceo e in digitale, fruibili in qualsiasi momento e accessibili dal cellulare. Tutto il materiale prodotto è riportato nel manuale dell’autista ed è aggiornato in tempo reale.

La gestione dei tempi diventa fondamentale in ottica diminuzione dei costi di trasporto, dell’attesa e di… CO2!

Mentre la merce secca non pone orari molto vincolanti per carichi e scarichi, la merce trasportata in regime di temperatura controllata è soggetta sempre più a slot orari per ricevere la merce in fasce orarie predefinite. Il rispetto delle tempistiche è fondamentale oltre che per il Cliente anche per gli autisti che diminuiscono i tempi di attesa al carico/scarico merci e soprattutto per una questione di consumi (- consumi, – CO2 emessa). 

Il rischio di commettere errori e di perdere la credibilità dei clienti è alto. La differenza la fa il livello di performance aziendale che si calcola monitorando una serie infinita di dati che incrociano stile di guida, performance dell’autista, puntualità.

Formare una persona significa sostenere dei costi che giustificano la certezza della resa. 

Gli autisti non sono semplici trasportatori ma sono ambasciatori dell’azienda presso i clienti.