Equilibrio e sensibilità, il segreto di Mattia Bongioanni per gestire una piattaforma logistica Torello

26 Ott, 2022

Mattia Bongioanni – Logistics Project Coordinator – spicca con la sua innata dote di equilibrio, necessaria per gestire internamente una squadra molto variegata di circa 50 persone ed esternamente i rapporti con un cliente storico che a Cuneo ha un solido legame con il territorio.
Vediamo di cosa si occupa, quali sono le sue responsabilità e perché attribuisce così tanta importanza alla domanda “come stai”?

Il rapporto con Torello. Quando è nato e come si è evoluto.

Il rapporto con Torello è nato nel 2018. All’epoca lavoravo per un doganalista, lavoro a cui approdavo subito dopo la laurea in economia; era un ambiente piuttosto complesso che però mi piaceva molto. Lì sentii parlare per la prima volta di Torello e quando mi fu chiaro che avevano un progetto di crescita reale sul mio territorio, Cuneo, (in cui oggi siamo presenti a Dronero e Roccabruna, piattaforme totalmente dedicate a Decathlon ndr.) decisi di entrare in contatto con loro. Per me fu un bel salto nel buio perché lasciavo un lavoro sicuro per una scommessa. Quella scommessa partiva da un capannone e sette/otto dipendenti ma aveva già un futuro roseo. E come non poteva esserlo? Abbiamo raggiunto degli obiettivi con il cliente molto soddisfacenti, spesso anticipando le sue stesse richieste.

Tre aggettivi per Torello

Familiare. Anche se siamo un’azienda strutturata, resiste quel rapporto dove il titolare lo vedi, è lì con te e ti chiede come stai. È questo aspetto della famiglia Torello che è rimasto nell’azienda Torello.

Accogliente. Per vari motivi ti senti a casa. Quando ho iniziato lavoravo fianco a fianco con tre colleghi Campani. Mi hanno fatto sentire subito parte del team e mi sono integrato alla grande. 

Lungimirante. E se non lo sei con un cliente come il nostro, lo perdi.
I titolari lo sono spesso fidandosi dei dipendenti, accogliendo i loro suggerimenti e proposte. Questa sensibilità è ben dosata tra i tre fratelli, sensibilità che in Umberto si esprime in fiuto per il business e in Antonio con i fornitori. Concetta invece ha questo grande talento nel fiutare le risorse umane. Io ritengo che questo sia un equilibrio. 

Il ruolo ricoperto. Responsabilità e visione personale.

Sono il coordinatore dell’intero processo logistico del cliente. A volte non mi rendo conto ma in quasi cinque anni non mi sono mai fermato. Sono partito da un lavoro operativo fino a diventare Logistics Project Coordinator, in pratica la mia responsabilità sta nell’assicurare l’efficienza del processo logistico facendo da punto di collegamento tra fornitori, azienda e clienti, e suggerire progetti di miglioramento del ciclo logistico. 

Rispetto alla mia visione, io sono consapevolmente al contempo molto aziendalista e orientato al cliente, credo che il nostro committente deve avere tutto quello che chiede. È una mentalità che già mi apparteneva e che ho ritrovato qui.

Racconta un aneddoto, un momento che ti ha fatto percepire la vicinanza 

Durante l’inaugurazione della piattaforma di Cuneo è venuto il Presidente Nicola Torello e mi ha chiesto se poteva sedersi, se dava fastidio. Sono rimasto senza parole! Si è seduto e abbiamo parlato un po’. Credo sia una cosa importante stare vicino ai collaboratori e credo lo facciano con tutti perché in quel momento non sapeva nemmeno chi fossi. 
La sensibilità è un pregio. 

Torello è conosciuta sul territorio?

Ormai Torello è ben radicata sul territorio. All’inizio ero io a cercare le persone e a raccontare il nostro Gruppo perché non ci conoscevano. In breve tempo tutto è cambiato. Oggi durante i colloqui che sia io a cercare un profilo specifico, situazione che preferisco, o che si presentino candidati spontanei, mostrano già di conoscerci, sanno quanto ci stiamo espandendo e spesso hanno proprio l’ambizione di far parte del team.
In fondo se crei un ambiente sereno e incentivante le persone lo percepiscono. 

Ci sono degli aspetti da migliorare?

L’azienda essendo molto grande capita che tanti di noi non si conoscono personalmente. Mi piacerebbe scoprire di più altre realtà del Gruppo perché penso che il mio lavoro potrebbe servire ad altri e viceversa. Ecco, ci sono tante competenze in azienda, suggerirei di renderle più visibili. Potrebbe essere interessante ad esempio avere una mappa delle competenze delle persone. 

Sceglieresti ancora questo lavoro?

A distanza di quasi cinque anni posso dire che è una scelta che rifarei perché ho colto un’opportunità che continua a lanciarmi tantissime sfide. Sono ambizioso, non voglio un lavoro piatto e vi assicuro che qui le sfide sono all’ordine del giorno.

Ricordiamo il progetto di Dronero partito così, poi ampliato a Roccabruna, quindi diventato caso di studio con il quale Decathlon impartisce la formazione ai dipendenti mostrando le attività che si svolgono all’interno dei magazzini Torello.